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Informazioni utili inerenti gli adempimenti successivi al funerale

Il decesso di un parente, oltre al dolore, porta con sé una serie di adempimenti burocratici che, spesso, rendono l’evento ancora più pesante e difficile da sopportare. 
Ecco dunque alcuni brevi suggerimenti e informazioni utili riguardanti le incombenze successive al funerale.
  • Pensione INPS: Nel caso di un decesso di un familiare pensionato, occorre comunicare l’evento all’INPS, anche tramite i Patronati o i Sindacati, con il libretto di pensione ed una certificazione di morte. 
  • Utenze: Le variazioni d'intestazione vanno comunicate alle ditte fornitrici d'apparecchi o contatori per l'erogazione di luce, acqua, gas e utenze telefoniche. 
  • Banche: Gli eredi dovranno dare la comunicazione del decesso ai vari Istituti di Credito, mediante copia dei certificati di morte. Dopo tale comunicazione il conto del defunto sarà momentaneamente sospeso. La Banca può tuttavia provvedere a tutti i pagamenti di beni e servizi riconducibili alla persona deceduta, senza bloccare il conto che resterà congelato fino al momento della chiusura delle pratiche. 
  • Successione: La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso all'Agenzia delle Entrate competente in riferimento all'ultima residenza del defunto. Gli eredi possono rivolgersi a professionisti come notai e commercialisti, oppure possono rivolgersi ad associazioni di categoria o sindacati. 
  • Documenti defunto: La restituzione dei documenti del defunto, come la Carta d’Identità, la Patente o il Passaporto non è obbligatoria, ma è invece obbligatoria, nel caso di smarrimento, la denuncia alle autorità competenti. 
  • Dichiarazione dei redditi: La dichiarazione dei redditi del defunto dell'anno in cui è mancato, deve essere presentata da uno degli eredi, riportando i dati in un quadro apposito. 
  • Detrazioni delle spese funebri ai fini dell’Irpef: Nella dichiarazione dei redditi, per l’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese funebri, è possibile usufruire di una detrazione d’imposta pari al 19% sull’importo complessivo di 1549,37 euro. In caso ci siano più familiari a sostenere la spesa, l’importo detraibile non varia, ma si potrà dividere la detrazione tra gli aventi diritto. Rivolgersi al commercialista oppure a patronati e sindacati. 
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